Nobili Calabresi
ELENCO GENERALE
DELLE
CASATE CALABRESI
FORMALMENTE RICONOSCIUTE DALLO STATO ITALIANO
(famiglie nobili calabresi i cui titoli nobiliari e predicati feudali siano stati formalmente riconosciuti dal Regno d'Italia, nonchè dall'attuale Repubblica Italiana, quest'ultima ai sensi del secondo comma della quattordicesima disposizione transitoria e finale della costituzione Repubblicana, per la quale i predicati nobiliari esistenti prima del 28 ottobre 1922 vanno come parte del cognome sulla carta di identità).
Titoli:
nobili.
Dimora:
Calabria. Nobile
famiglia di origine Fiorentina, ove è stata senza ombra di
dubbio una delle famiglie nobili più importanti, favorita con
onori e cariche dagli imperatori germanici, ebbe in Corso Donati di
Simone, nel 1300, capo della fazione guelfa dei Neri, il suo
rappresentante più importante. Il
Casato si trasferì in Sicilia nel XIV secolo, con Rainero
Donato e della Faggiuola, figlio di Sinibaldo e nipote di Corso
Donati, vincitore alla guida di duecento Cavalieri della battaglia
Campaldino del 11 Giugno 1289, imparentato attraverso la cugina Gemma
con Dante Alighieri Godette nobiltà in Messina e possedette,
al dir del Galluppi, la baronia della metà della gabella del
passaggio e quella del canale. Un Tommaso fu giudice straticoziale di
Messina nel 1507-8, 1510-11 e 1522-23. Un dottor Francesco fu sindaco
di Messina nel 1741-1743. Un Antonino console nobile del mare in
detta città nel 1745-46. Un Saverio barone dell’ufficio
di portulanotto di Girgenti fu primo barone di Migliardo in sua
famiglia, come figlio di Beatrice Campagna; baronia che,
all’abolizione della feudalità, troviamo in potere del
figlio di lui: Stefano. Un Donato, Vescovo di Ischia e Vicario
Generale del Cardinale Vincenzo Carafa,
presenziò e sottoscrisse il 13 gennaio 1527 il solenne voto
che i rappresentanti dei Seggi Nobili di Napoli e il rappresentante
del Popolo, in occasione dell' anniversario della traslazione delle
ossa di San Gennaro da Montevergine a Napoli, fecero voto di
erigergli una nuova e più bella Cappella.
Un
ramo del Casato si trasferì in Calabria, in Napoli e infine a
Sant’Agata de’ Goti (Benevento). Don
Antonino Donato dei Baroni di Migliardo, Nobili di Reggio Calabria
(Sicilia e Calabria) generò: Giuseppe che ebbe Paolo Donato di
Migliardo (vedi dinastia Donato, in costruzione).
ARMA:
d’argento a due fasce abbassate di rosso sormontate da tre
rose dello stesso, ordinate nel capo.
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